L'Autore
Emilio De Marchi (Milano 1851 – ivi 1901) è stato uno scrittore italiano. Autore di racconti e romanzi, la sua narrativa, nella quale l’eredità manzoniana si mescola con i fermenti della Scapigliatura lombarda e con istanze del naturalismo, si ispira alla vita della piccola borghesia, della gente umile della sua terra lombarda, e a questa terra stessa, il cui elemento paesistico è sentito come confortatore degli affanni degli uomini.
Carolina Invernizio (Voghera 28 marzo 1851 – Torino 27 novembre 1916) è stata una scrittrice italiana. Alla Invernizio è in gran parte legata la storia del romanzo d’appendice italiano che, pur risultando un fenomeno più limitato rispetto a quello di altri paesi (basti pensare al feuilleton francese), ha costituito un macroscopico esempio di produzione di consumo e di massa. Le ragioni del successo sono da ricercare nella capacità di corrispondere alle attese del pubblico, stimolandone al tempo stesso la curiosità e l’interesse.
Jarro (Volterra 1849 – Firenze 1915) è lo pseudonimo del giornalista italiano Giulio Piccini che per oltre trent’anni è stato critico teatrale della “Nazione” di Firenze. Scrittore brillante, di un umorismo che si riallaccia in certo modo a quello di Collodi e di Yorick, pubblicò romanzi e biografie (specie di attori), rivelando in queste ultime una particolare attenzione all’arte dell’interprete.
Francesco Mastriani (Napoli 1819 – ivi 1891) è stato uno scrittore italiano. Tutta la sua opera è caratterizzata da un torbido realismo che ebbe grande fortuna tra il pubblico. Nei suoi romanzi i particolari veristici s’intrecciano con un ricercato romanticismo.